Amore, cosa sei

Amore,
sei presente tu
quando si sorride, senza sapere il perché,
allo spuntare del giorno,
al guardare una farfalla
o all’osservare il viavai d’un formicaio?
Guardano con la tua lente
gli occhi che percepiscono soltanto bellezza,
ovunque lo sguardo si posa,
sia di notte che di giorno,
tranne la violenza, l’ingiustizia e il patimento?
Si è nutriti della tua linfa
quando si vuol bene a cuore aperto
a bambini, donne, uomini e vecchi,
non importa se nascituri, semplici, artisti,
scienziati, atleti, nani, idioti, deformi o morenti?
E’ la tua presenza a rallegrare lo spirito
qualora ci si trovi nell’acqua o sull’erba;
tra alberi, cespugli, fiori
o circondati da animali: pesci, mammiferi,
uccelli, rettili, o insetti che siano?
Radica in te la gioia che si prova
dinanzi alle nuvole, il mare, i monti, la pioggia,
la neve, il vento, il tuono, le stelle,
l’alba ed il tramonto?
Ancora, non c’entri tu
con lo sgorgare di lacrime vere
davanti alle sofferenze dei propri simili?
Per altro, chi può dubitare
che spingi tu alla compassione
quando qualsiasi essere vivente
di dolore grida?
E non è la tua luce
l’unica a poter chiarire,
le ombre e i dubbi di ciascuna mente,
e con il suo splendore illuminare ogni verità?
Infine, non dimora nella tua dimensione
il luogo dove soccombe il male
e ove tutti i conflitti hanno fine?
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Amore, se tutto questo tu sei,
lontano da te mi trovo io!
V.D.

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