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Amore, cosa sei

Amore,
sei presente tu
quando si sorride, senza sapere il perché,
allo spuntare del giorno,
al guardare una farfalla
o all’osservare il viavai d’un formicaio?
Guardano con la tua lente
gli occhi che percepiscono soltanto bellezza,
ovunque lo sguardo si posa,
sia di notte che di giorno,
tranne la violenza, l’ingiustizia e il patimento?
Si è nutriti della tua linfa
quando si vuol bene a cuore aperto
a bambini, donne, uomini e vecchi,
non importa se nascituri, semplici, artisti,
scienziati, atleti, nani, idioti, deformi o morenti?
E’ la tua presenza a rallegrare lo spirito
qualora ci si trovi nell’acqua o sull’erba;
tra alberi, cespugli, fiori
o circondati da animali: pesci, mammiferi,
uccelli, rettili, o insetti che siano?
Radica in te la gioia che si prova
dinanzi alle nuvole, il mare, i monti, la pioggia,
la neve, il vento, il tuono, le stelle,
l’alba ed il tramonto?
Ancora, non c’entri tu
con lo sgorgare di lacrime vere
davanti alle sofferenze dei propri simili?
Per altro, chi può dubitare
che spingi tu alla compassione
quando qualsiasi essere vivente
di dolore grida?
E non è la tua luce
l’unica a poter chiarire,
le ombre e i dubbi di ciascuna mente,
e con il suo splendore illuminare ogni verità?
Infine, non dimora nella tua dimensione
il luogo dove soccombe il male
e ove tutti i conflitti hanno fine?
——————————————-
Amore, se tutto questo tu sei,
lontano da te mi trovo io!
V.D.

La voce

Quando conoscerai l’amore
tutto, per te, cambierà:
Dalla tua mente svaniranno
l’odio, il disprezzo, l’indifferenza,
e nell’animo tuo non ci sarà più
dolore, tristezza o sofferenza
perché davanti alle brutture
con la compassione reagirai!
Mi sussurrò una voce.
Il mondo intero vedrai tanto bello
che ti colmerà di gioia
e fino alle lacrime rimarrai commosso:
le persone, gli animali, le cose
ti saranno amici
e un grande bene a loro tu vorrai.
Nel tuo cuore in espansione,
posto per tutti ci sarà.
Quando tu amerai,
proseguì la voce,
irradieranno luce gli occhi tuoi,
illuminando tutto ciò che la natura ha partorito.
Ovunque tu vada o abiterai
ti accompagneranno canti celestiali;
mille arcobaleni vedrai sull’orizzonte;
miriadi di farfalle, iridate,
voleranno intorno a te
e sulle tue labbra, per sempre,
farà nido il sorriso.
V. D.

La via del cuore

Ho fatto un sogno:
Un cuore era vivo e aveva ali,
nell’aria s’innalzava,
volava nel cielo immenso,
volava con le rondini,
volava con il vento
e tra le nuvole piroettava.
Poi scendeva giù nei villaggi miseri
e ai bambini neri e bianchi,
sfruttati, denutriti o violentati,
con le lacrime agli occhi,
dolci e affettuose parole sussurrava.
Riprendeva il volo e dall’alto
udiva il tuono delle guerre micidiali;
osservava gli affamati, gli storpi,
i poveri disgraziati, gli infermi di mente,
gli ammalati terminali e soffriva, s’addolorava.
Di nuovo sulla strada si posava
per salutare, con angelico sorriso,
ogni essere che di lì passava
e se qualcuno cadeva,
a lui, sollecito, la mano porgeva.
Poi, con garbo, per le stradine,
in ombra, del parco s’incamminava
e alle coppie di innamorati, che flirtavano
sedute e avvinghiate sulle panchine,
felicità gli augurava.
Appresso, verso il bosco si spostava
e abbracciando gli alberi, gioioso,
con le cicale a coro cantava.
Ancora, sul verde prato si rotolava,
e, spensierato come un bimbo,
accarezzando l’erba e odorando i fiori
all’unisono con i grilli saltellava.
V.D.

Sogna!

Sogna!
Perché morire, amica mia?
Non affogare nella tristezza più scura
illumina il buio della mente,
spazza le sue ombre.
Sogna!
Non sprofondare in amara solitudine
se chi ti circonda
nel proprio guscio chiuso sta.
Sogna di trovarti insieme agli angeli,
sogna di comunicare con tutti quanti.
Sogna!
Non ammalarti di noia
se non incontri anime gemelle.
Sogna di creare un mondo nuovo,
sogna di dialogare con le stelle.
Sogna!
Non impazzire di tanta angoscia
se questo o quello ti colma di paura.
Sogna di essere invulnerabile,
sogna la vita eterna.
Sogna!
Non percepisci che odio e cattiveria
dintorno alla dimora tua?
Sogna di essere l’amore,
sogna di annullare il male
con la dolcezza e la pietà.
Sogna!
E se qualcos’altro ti limita o t’imprigiona
sogna di mettere ali
e di volare dove tu vuoi.
Ai sogni niente ne nessuno, mai,
imporre confini potrà.
Allora, sogna!
V.D.

Regalami il sognare

Regalami il sogno
e ne sarò beato.
Il mio cuore giocondo
abbraccerà il pianeta intero,
amerà tutto il Creato
e a ogni terrestre
donerà un sorriso.
Sognando, la mia mente volerà
nello spazio, senza fine,
esplorando galassie e stelle,
in cerca di altri mondi
dove rintracciare nuove vite
e dialogare con fratelli alieni.
Oltre a ciò, regalandomi il sognare
trascenderò il conosciuto
perché sognerò dormendo
o con gli occhi spalancati
di tuffarmi giù, giù
nel profondo dell’anima,
a sondare con cura, con attenzione.
Per scoprire, chissà,
che io
come tu e tu e tu ancora
siamo Dio!
V.D.

Solitudine

Guance umide,
voglia di piangere a dirotto,
tetro desiderio di morire.
Come mi sento solo,
quanta tristezza dentro di me!
In silenzio imploro e aspetto
di essere coccolato,
di essere amato.
Però, gli altri si vede
che non hanno il tempo né l’anelito
di amare me.
Forse, sono distratti perché piangono anche loro
aspettando quello che io aspetto?
Solitudine:
Sei dolore, angoscia, domani buio.
………Ma, all’improvviso,
nelle tenebra una luce brilla:
E se amassi io? Già, se amassi io?
Che bello!
Allora si, non sarei più solo
perché starei insieme all’amore da me creato
e in stretta compagnia
dell’umanità, di tutte le cose e della vita amate.
V.D.

Sogno di libertà

Sogno spesso un luogo
privo di barriere e di confini,
senza gabbie, sbarre, catene o spinati.
Un luogo dov’è assente la tradizione
e la vita al presente si vive,
senza ancore nel passato,
con ogni ora, ogni giorno agli altri non uguali.
Un luogo nel quale, per il futuro,
sono ignoti desideri e bramosie.
Si, quello che sogno è un posto dove si ama
senza condizioni e senza possedere;
dove non ci schiavizzano leggi, famiglia o riti,
idoli, miti o dei.
Già, sogno sovente un mondo
dove gli umani sono liberi:
liberi di stare da soli o tra la folla,
di abitare in mezzo al deserto,
in collina o sulla montagna,
senza chiedere permesso o grazia
né rendere conto a chicchessia.
Liberi di solidarizzare con ciascun sofferente
o di stringere al petto tutti,
proprio tutti i viventi,
senza traccia di scelta né distinzione.
Liberi di fare l’amore
con chi piace e a cui piaci.
Liberi di volare con la mente,
senza impedimenti di sorta,
sul concreto e sull’astratto,
sulla terra, lassù in cielo
o nell’Infinito eterno
V.D.

Perché???

Boato assurdo e assordante,
presagio di lutto collettivo.
Crudeltà senza senso.
Grida, a valanga, di dolore
di mille, un milione, un miliardo
di vittime innocenti.
Bambini, dalla paura, stralunati;
creature orfane, storpiate;
angeli dilaniati;
ecatombe di fratelli nostri;
schiere di uomini e donne,
per sempre, sconvolti, mutilati.
Rottami di case ed illusioni;
famiglie, sogni, sacrifici
andati in fumo;
speranze, progetti di futuro inceneriti.
Strade, piazze, prati insanguinati;
coscienze che affogano nel sangue.
No! No! Nooo!
Che un tuono, senza pari,
su ogni angolo della Terra rimbombi,
e s’innalzi, fragoroso, fino al cielo:
BASTA DI GUERRE!!!
V.D.

Nessuno

Dal sorriso di mio fratello
emana gioia.
Lui è nessuno!
E’ cosi che gli sta bene.
Nella sua mente
il potere non ha senso,
pertanto, non aspira diventare
manager, duca, capitano o cavaliere.
Non soffre l’insonnia
progettando di conquistare allori
o correndo dietro a chimere.
Non patisce, neanche, il gravante peso
dell’immagine costruita.
Egli è sempre sereno,
dorme tranquillo e non rimugina
poiché non sente il bisogno
di sfoggiare ad alcuno
la propria simpatia, bellezza, intelligenza
o di essere qualcuno,
perché lui è, semplicemente, nessuno.
Mio fratello non aspetta affetto o stima
da vicini né lontani,
nonostante felice vive,
la sua felicità egli stesso la crea,
l’autogenera dentro di sé:
volendo bene ad esseri e cose,
amando della natura gli eventi,
compassionando chi piange e chi dispera.
Come vorrei essere mio fratello,
come anch’io vorrei essere nessuno!
V.D.

Preghiera

T’imploro:
pianta dentro me
un fertile seme di stella!
Voglio essere sole e non pianeta.
Mi tormenta, mi angustia
vivere da parassita,
bramando, aspettando l’altrui luce.
Ti prego:
miracolami, rendimi , almeno un pizzico,
somigliante al nostro Sole.
Egli, alla rosa dei venti,
da sempre e per sempre,
con grande profusione irradia
la sua luce, il suo vital calore
senza interesse, senza pretesa alcuna.
Fammi divenire, così, generoso e pio
unto di saggezza ed energia
per dare, spargere a piene mani,
fraterna essenza, calore umano.
In un mondo che va inaridendo
perché, dell’uomo, l’epidemica egoistica follia
troppo cuori sta ghiacciando.
V.D.

Aiutami!

Ti chiedo mille volte perdono
se poco evoluto sono
per amarti come vorrei.
E se, in fondo, guardare non so
dentro i sentimenti tuoi.
Rimproverami se ti trascuro,
se con te non sono gentile, come dovrei,
o quando di me stesso invaghito resto.
Discolpa il mio difetto orrendo
di parlare, parlare e gridare
senza voler ascoltare, nemmeno.
Scusa la mia ignoranza
e, ogni qual volta sbaglio,
ti prego correggimi, per non ripetere l’errore.
Ammoniscimi nei momenti
che, da me, l’umiltà si assenta
e l’arroganza prevale.
Riprendimi tutte le volte
che, da presuntuoso,
gli altri mi pongo a giudicare.
Per favore, con severità, sgridami
quando l’ira o la volgarità mi assale
e qualcuno offendo.
Ti supplico, aiutami
a crescere, a maturare
come essere umano non banale.
V.D.

Voglia di volare

Come sarebbe bello volare!
Volare
in balia del vento,
per girovagare senza itinerario fisso.
Volare
dove si perde l’orizzonte,
per incontrare cose nuove.
Volare
sopra la cima delle montagne,
per osservare ogni cosa, complessiva.
Volare
al di là delle nuvole,
per vedere limpido, senza veli.
Volare
in altre dimensioni
per imparare di più sull’anima e sull’uomo.
Volare
laddove la vita scorre libera di schemi,
per lasciarsi andare e vivere spontanei.
Volare
nei labirinti della mente,
fin dove sorgono i pensieri,
per stroncare sul nascere la cattiveria
Volare
dentro i sentimenti della gente,
per spegnere l’odio e attizzare l’amore.
Volare
nel cielo azzurro, diafano e sconfinato,
per il solo piacere di volare.
Veramente, sarebbe assai bello volare!
V.D.

Nessuno nasce per l’altro

Nella mia mente il tuo ricordo,
per sempre, rigagnolo di dolcezza rimarrà.
Se un giorno mi lasci,
oppure vuoi partire, vai!
Con l’augurio sincero di assaporare
tra le braccia di uno, dieci, cento altri,
momenti teneri e più belli
di quei con me vissuti.
E pur sempre la legge di Natura madre!
Altrettanto ne sarà del mio cammino,
perché non cadrò nella trappola
da molti, nella propria testa, inventata:
senza Lei non esiste storia degna!
Immaginaria, angusta idea, cotesta,
e fonte di pesanti sofferenze
con amare delusioni appaiate.
La tua assenza, anche se rimpianta,
non esprime un domani cupo.
Io seguiterò cercando a chi ridare affetto
e a provare ancora dell’emozione i brividi,
rispecchiandomi in nuovi ammiccanti occhi
o accarezzando, il delicato viso
di una, di tante altre mie anime gemelle.
V.D.

Miraggio

Da quanto tempo è che ti aspetto,
ore, giorni, anni o minuti soltanto?
A me sembra un’eternità!
Tu, adesso, dove sei,
fiamma del mio desiderio?
Io, ubriaco del ricordo di te,
eroso dall'attesa, ho perso la bussola
del luogo e del tempo.
Mi trovo smarrito, alla deriva,
immerso in un miraggio.
Paradisiaco miraggio di un’isola sperduta,
dove lungo la spiaggia solitaria,
con il mormorio dell’onde, che ci culla,
sulle orme di Adamo ed Eva,
noi due insieme, angelo mio,
a corpi nudi corriamo, presi per mano.
E con i soli gabbiani come testimoni
disegniamo, grande, sulla sabbia
due ardenti cuori incatenati.
Poi, stretti in un abbraccio d’estasi, senza fine;
fusi in un unico ti amo
facciamo volare i nostri pensieri,
su, su, sempre più su
fino ai limiti del tempo.
V.D.

Non disperare

Non piangere, non abbatterti;
se ti senti triste,
se ti senti sola,
se gli stimoli per vivere
ti vengono a mancare.
Pensaci, rifletti:
il fiore che sboccia a primavera
con il suo profumo ti raggiunge.
Per la delizia dei tuoi occhi
ogni giorno sorge il sole.
Se ascoltare vuoi,
il dolce canto degli uccelli udire potrai.
E, seppure non lo vedi
un angelo custode
al tuo fianco la veglia fa.
Poi, se presterai molta attenzione,
attraverso il frastuono delle cascate,
l’ululato del vento,
il rimbombo del tuono
e mille altre cose trascurate,
sottile, senza posa,
il battito d’un cuore percepirai,
che anche per te sta palpitando.
E’ il cuore grande, generoso
di Gaia, il pianeta,
di cui, come tutti gli altri,
pure tu, figlia sei.
V.D.

Infatuazione

Compagna adorata,
che il mio pensiero hai rubato,
guarda com'è vasto il mondo!
Stupefacenti sono il blu del cielo;
le stelle sfolgoranti; i grandi oceani
e le sette, cento, mille meraviglie
dell’area planetaria.
Dappertutto lo sguardo drizza,
tante cose si possono osservare:
moltitudini variopinte e pullulanti;
pianure e montagne, da più toni animate;
grandiose opere dal genio dell’uomo costruite.
Ma i miei occhi, come per magia,
tutto guardano e nulla vedono,
sulla tua immagine, dentro me impressa,
loro, sempre, restano incantati.
E come sai, nell'immaginario umano
alloggiano gli eventi e i personaggi della storia;
gli dei dell’Olimpo e i demoni degli Inferi;
gli idoli, i feticci e gli status symbol dell’oggi.
Invece, io per essi non ho memoria,
nella mia mente ci abiti solo, soltanto tu
ed il mio pensiero ostinato,
fisso rimane sul ricordo:
dei tuoi occhi di luna,
dell’ammaliante profumo della tua pelle
e del tiepido nettare ch'è l’alito tuo.
V.D.

Anelito

Misteriosa, dolce immagine,
chi sei?
Come per incanto mi vieni in mente,
ti sogno e non so dove trovarti.
A volte credo di scorgerti
nascosta dietro il viso d’ogni passante,
altre scolpita sulla roccia
o nelle nuvole disegnata.
M’appari, sempre malinconica, dolorante,
di sicuro per le mille vicende quotidiane,
caotiche e tristi,
di un mondo tribolato e affranto.
Questa tua sofferenza sprona ancor di più
il mio bisogno d’esserti di aiuto.
Di notte guardo il cielo
e alle stelle cadenti esprimo
il desiderio del tuo incontro
per accarezzare i tuoi capelli vellutati
e per udire dalla tua voce
le pene che affliggono il tuo cuore,
le tue esigenze insoddisfatte,
le tue grandi e piccole aspirazioni.
Io, solidale, con le tue mani tra le mie,
ti parlerei delle radici del dolore
e dei sentimenti umani.
Questi, in fondo, in fondo nobili e buoni
ma solamente in superficie degradati.
Infine, con te insieme
cercherei di capire, nell'intimo,
il concetto Amore
che, nella sua interezza, credo,
rimane quasi ignoto
o malamente interpretato.
V. D.

Chiamami

Se nessuno t'aspetta,
ti trovi giù d’animo
e ti senti smarrita,
sappi che nel mio cuore
sempre presente sei!
Chiamami se vuoi,
e lesto accorrerò da te,
prenderò la tua mano
e lieto ti farò da guida.
Per aiutarti a squarciare il momento scuro
e chiarire ogni tua confusione
i miei occhi saranno tuoi.
Se sarai stanca,
le mie gambe per te cammineranno,
mentre, tra le mie braccia
tu con fiducia potrai riposare
perché con grande tenerezza
io ti stringerò sul petto,
soffiandoti respiro.
Allora, chiamami
quando una pena ti attanaglia
e il mio amore
con premura al tuo fianco volerà
per porgerti sostegno.
V.D.

Che male c’è

Che male c’è di sognare?
Sognare un mondo bello,
esente da fame e sete,
dove fra gli uomini si respira affetto vero
e sincera solidarietà fraterna.
Indistintamente, tutti siamo
figli del pianeta Terra.
Sognare un ambiente sano,
in cui odio, invidia e gelosia
significano brutti morbi
dei quali si può fare a meno.
Sognare l’esistenza in armonia e pace
senza liti ne guerre,
rammentando che le armi sono state costruite
e non dalla natura date a luce.
Sognare ch'è cosa naturale
per una coppia che bene si vuole
fare sesso, vuoi sulle nuvole,
vuoi nel chiuso o all'aperto
senza divieti o scandali da temere.
Sognare che la felicità
ciascuno se la può creare.
Essa si forgia con lo strumento Amore,
che in tutti nel proprio intimo s’annida.
Si, che c’è di male sognare
che il sogno di vedere il fiore dell’Amore,
in ogni cuore fiorire,
un giorno si avveri?
V.D.

Gaia*

La Terra:
madre, culla, casa
mia, tua, sua, nostra;
grembo di tutto ciò ch'è vita.
La Terra:
nel firmamento astro bello, affascinante,
di natura azzurro splendente.
La Terra:
celeste, magica creatura,
incantevole e prodigiosa.
La Terra:
pianeta, purtroppo vessato, martoriato;
riempito di dolore, di tristezza;
impregnato d’incertezza, di paure
da noi incoscienti, limitati.
La Terra,
da piangere, da rimpiangere
ma mai al pessimismo arrendersi.
Fidarsi nella strada del cuore;
impegnarsi nel trionfo del sentimento amore.
Affinché un giorno, anche se lontano,
aperti gli occhi, i terrestri tutti,
perché no, l’un con l’altro ci vorremo bene;
rispetteremo e custodiremo
l’aria che dà fiato,
l’acqua che disseta,
il suolo che produce e sfama.
E poi, senza malizia, come innocenti bambini
abbracciarci, prenderci per mano
e insieme crescere, crescere,
crescere fino al punto di gridare uniti
con tanta emozione, zeppi di gioia:
Gaia ti amiamo!
(*) Gaia era il nome dato dai greci alla Dea Terra.
Lo scienziato James Loveloock con lo stesso nome ha battezzato
l’ESSERE VIVENTE ch'è il nostro pianeta Terra.
V.D.